venerdì 18 dicembre 2009
Cena delle donne 18 settembre
Per prima cosa, oggi non è peggio di ieri. Non è neanche meglio, poichè là dove si sono fatti importanti conquiste di diritto e libertà di espressione, si continua a scontrarsi con secolari pregiudizi, lotte vere e proprie, con il risultato che l' effetto oggi è ancora più sconvolgente.Ma se una parità dei sessi si è raggiunta, è triste vedere che ci si è appiattiti su target meschini come l' individualismo, la competizione, l' invidia, l' opportunismo e l' alienazione. Dov'è finita la coscienza a cui aspiravamo? E possibile oggi un' avanzamento di coscienza?Come abbiamo visto storicamente è possibile, ma poi è il tempo stesso che lava via tutto, semplicemente tutto senza distinzione qualitativa alcuna, e oggi ancora dobbiamo parlare delle stesse tematiche di trent' anni fa; Perchè le nuove giovani hanno dimenticato, hanno acquisito i diritti per eredità, ma ciò non significa molto, assai spesso non significa possibilità di coscienza, tutt' altro.Come la dea ragno, il lavoro semantico e culturale delle donne è tessere insieme i fili di significati, profondi come il mare, lunghi tutta la nostra evoluzione, per poter avere in mano qualcosa, una sciarpa che ci protegga dal freddo, che ci faccia sedere comodamente a terra, in cui portare i nostri figli.Compito delle donne è preservare il mondo, la vita nel mondo, ma non necessariamente questo mondo. Il nostro lavoro è costante e sotterraneo, da ciò attingiamo alla fonte della saggezza uterina, molto utile in tempi di cambiamento come quelli attuali.Aggrappiamoci le une alle altre e sosteniamoci, diamoci la spinta per arrivare più in alto come da piccole all' altalena.Io non posso più tollerare questa barbarie culturale in cui stiamo languendo già da troppo, è già satura la nostra società di nonsense patriarcali, è giusto dare slancio alla capacità femminile di ritrovare un senso profondo nelle cose. La miseria interiore che mi si mostra ogni giorno, lascia ferite in ogni dove, affonda infiniti coltelli in infinite piaghe, escludendo la possibilità di guarigione, io non ho scelto di vivere così male, noi non l' avremmo mai voluto, ma ci siamo lasciate fare le peggiori torture come creature indifese, perchè ben addomesticate, come creature che hanno perso la madre e la libertà.Le donne non riescono a unirsi in una lotta definitiva contro il patriarcato, come anche tutta l' umanità non riesce storicamente oggi a organizzarsi e combattere gli antichi nemici. Ciò non deve portare ad atteggiamenti d' impotenza o di giustificazione dell' inazione, questo deve far riflettere sulla gravità della situazione in cui ci troviamo, e portare a risposte concrete, fatti come la lotta di classe è un fatto, fatti come la discriminazione verso le donne perdura...non voglio fare tutto l' elenco ma riflettete, in un periodo di crisi sistemica, sono sempre le parti più deboli della società che pagano, che muoiono, che perdono tutto; Come donne per salvare il mondo e noi stesse dobbiamo organizzarci! Dobbiamo fare! Dobbiamo incontrarci, prendere spazi! Dobbiamo fare qualcosa assolutamente!La nostra infinita creatività ci verrà in aiuto. Giulia Spugnoli da Berlino.
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Abbiamo letto questa lettera di Giulia, per la "cena delle donne" di settembre, la cena del "nuovo" anno, durante la quale abbiamo buttato giù le idee per le prossime cene e...come al solito c' erano tantissime idee.
RispondiEliminaPer chi non lo avesse ancora saputo il prossimo appuntamento è il 23 ottobre 2009, sempre all' Associazione il Melograno, in via aretina 513, Firenze, presto verrà stampato anche il volantino e inserito nel blog...a presto donne!! viola